Catalogo OroArgento

 
E’ la collana nella quale pubblichiamo libri di alto profilo, per esempio scritti con linguaggio forbito da chi ha estrema padronanza della lingua italiana oppure che trattino temi poco commerciali, ma non per questo meno interessanti. Possono essere romanzi storici, saggi, raccolte di poesia e altro ancora.
 
 
 
GIALLO E BLU
di Ismar Gennari
 
ISBN 9788867930074
Pag. 100 - € 12,00
 
Ingrandisci immagine
 
ORDINA
 
Un suonatore di contrabbasso che suona per amore della musica e non vuole seguire le orme dei genitori, violinisti di successo che vivono per i riflettori e i riconoscimenti del pubblico ma hanno il vuoto nella loro anima, un ragazzino che scatta furtivamente foto a donne nelle quali si imbatte per caso, un serial killer che svolge con amore il suo lavoro perché adora realizzare i sogni delle persone e nulla è più sincero e profondo dell’odio, una ragazza che ripete quotidianamente rituali stanchi e sempre uguali ed è ostaggio della solitudine e del micidiale rimpianto per le occasioni non colte, un operaio che durante il turno di lavoro alla catena di montaggio riflette sulla vita e sul futuro dei propri figli, un ragazzo tossicodipendente che, dopo aver racimolato in maniera viscida una bella somma, può finalmente permettersi della roba di lusso, per un viaggio sin troppo forte…
Questo e molto altro troviamo in Giallo e blu, una raccolta di sedici racconti che parlano di quanto varia, fragile e talvolta assurda possa essere la specie umana, che per testardaggine o pigrizia si isola creando il vuoto nella propria vita, che si ama senza limiti, che senza remore distrugge la natura e maltratta gli animali, così come ugualmente può arrivare a maltrattare le altre persone o addirittura se stessa.
Giallo e blu: come a dire giorno e notte, luce e oscurità, raziocinio e follia. Due colori agli antipodi che portano in sé il fragile confine tra ciò che è palese, normale, buono e ciò che invece è onirico, distorto assurdo.
È rischioso far ricordare alla gente che “un tempo c’era tempo”.
Il ritmo non deve mai diminuire, la vita deve scorrere veloce.
Bisogna, lavorare, consumare, invecchiare e possibilmente morire nel modo più rapido possibile. Così, senza pensare troppo.
Pensare è pericoloso, c’è il rischio di rallentare, di fermarsi.
C’è il rischio di aver bisogno dei colori.