Catalogo AcquaFragile

 
In questa collana pubblichiamo opere di narrativa contemporanea, prediligendo taglio e temi giovanili under 30, linguaggio immediato ed effervescente, magari con una spruzzata di umorismo o surrealismo.
 
 
 
TEO REO
di Stefano Andrini
 
ISBN 9788867931125
Pag. 55 - € 9,00
 
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Un thriller fantapolitico in riva all’Adriatico. Un tourbillon di personaggi, di ammazzati (qualcuno, fortunatamente, solo apparente), di vertiginosi cambi di scena e di ruoli.
In Te Reo, titolo allegramente rubato alla lingua maori, appaiono e scompaiono Obama e Putin, il malvagio grande vecchio Sepolcro Imbiancato e il mago Flemma, il saggio giapponese Jan'ni Vu~arno e la sfoglina bolognese Annamaria Clementi.
Tra un cadavere con la testa mozzata e una piscina riempita di veleno, fa capolino persino il Papa. Coprotagonista della storia, una Rimini rigorosamente non da cartolina…
A quanto è dato sapere e a quanto l’autore conferma, Te Reo è il primo romanzo di Stefano Andrini, che finora aveva cucito spazi e lettere per il più serio (serioso?) lavoro di giornalista. Qui invece l’autore abita pienamente il regno del fantasy, con l’unico limite di una ferrea razionalità nei nessi del racconto giallo.
Lisa Bellocchi

Da una parte la testa mozzata di netto. Dall'altra il corpo in giacca e cravatta e un fiore all'occhiello avvizzito ben prima del rigor mortis. Nel mezzo la linea di confine che separa Rimini dall'antica terra della libertà. La superstrada, a quell'ora deserta, era illuminata solo dagli oblò di un SUV con targa sammarinese che casualmente si era fermato, inconsapevole della scena del crimine, a pochi centimetri dal morto. A bordo un lui e una lei intenti a celebrare uno dei tanti rapporti mordi e fuggi che da sempre si consumano tra la via Emilia e il West di tutte le strade del mondo, ma che nella riviera romagnola trovano il loro inviolabile sancta sanctorum. Pochi minuti, perché la poesia non fa parte delle regole di ingaggio di un corpo nudo che ne compra un altro. Neanche il tempo alla luna di spuntare dal monte che una sgommata lacera l'aria verso le periferie tristi come una salita. Per ritrovarsi, lui e lei, di nuovo soli. Con il desiderio apparentemente soddisfatto. Ma senza che la sete, che anche un puttaniere e una puttana hanno di serie, sia placata o spenta. Con loro il morto decollato non condivide che la solitudine. Quanto al suo desiderio si è come cristallizzato. Perché? Un punto interrogativo abbaiato alle stelle.